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A Natale potrebbe nevicare. La tesi del meteorologo Bernardi

Chi conosce quanto meno i rudimenti della meteorologia, con la spiegazione tecnica che qui sotto riportiamo, capirà i motivi per cui nella terza decade di Dicembre potrebbero ( il condizionale è d’obbligo) esserci note bianche in termini precipitativi in molte parti d’Italia e non solo in montagna. Leggendo bene la spiegazione che esperti nella materia hanno diramato su un apposito canale Telegram si avrà modo di capire che ha ragione il meteorologo Stefano Bernardi  nell’ affermare, in tendenza, il possibile arrivo del gelo in Italia proprio a ridosso del Natale. La neve da tutti attesa quest’anno potrebbe accontentare le aspettative di chi il sogno di un Natale con la dama bianca lo coltiva da chissà quanto tempo. Ma vediamo il perché è possibile che accada leggendo cosa dicono gli esperti: La seconda decade di Dicembre sarà maggiormente anticiclonica e più mite. Il passaggio della Madden Julian Oscillation nelle fasi 2 e 3, unitamente al segnale a bassa frequenza di El Nino, ha contribuito a generare un pacchetto di onde di Rossby, la prima delle quali darà man forte al segnale della NAO+ e quindi ad una maggiore zonalità che sperimenteremo nella prima metà della prossima settimana. Questo significa che il tempo della seconda decade di dicembre sarà votato ad una sua temporanea stabilizzazione con un conseguente aumento delle temperature sul territorio italiano. Successivamente, una seconda onda di Rossby andrà ad innescare una circolazione fredda secondaria sul mediterraneo centro-occidentale tra giovedì e domenica, ma con effetti in termini di precipitazioni che non dovrebbero fare parlare di sé. Successivamente, un cospicuo travaso di vorticità potenziali dal comparto canadese al comparto europeo andrà a formare quello che tecnicamente viene chiamato Rex Blocking, ovvero una struttura di blocco in cui un’alta pressione si trova a nord di un sistema di bassa pressione, con la divisione della corrente a getto principale in due correnti secondarie che poi vanno a ricongiungersi. La seconda onda di Rossby, mediante l’energia che essa trasporta, andrà a rafforzare ulteriormente l’anticiclone euro-atlantico nel prossimo weekend, raggiungendo valori di pressione al suolo e di geopotenziali in quota da record.  Il periodo appena menzionato sarà contrassegnato da tempo bello con diurni temperati e notturni spesso sottozero. Il rafforzamento dell’anticiclone sarà scaturito anche dal passaggio della Madden Julian Oscillation nelle fasi 4 e 5, quindi nel continente marittimo. Infine, il passaggio della MJO dal continente marittimo al continente pacifico occidentale (fase 6) farà retrocedere l’anticiclone nel cuore dell’atlantico tra il 20 e il 22 ad opera di una terza onda di Rossby, con la costruzione di un Blocco Atlantico vero e proprio anche grazie alla ripartenza dei flussi di calore a carico della seconda onda planetaria. Sarà proprio questa manovra a permettere ad un lobo del Vortice Polare di collassare verso Sud nel versante centro Orientale del continente europeo ed interessare anche il territorio italiano. Se ciò dovesse avvenire si avrebbero temperature che permetterebbero nevicate fino a quote molto basse se non addirittura in pianura proprio a ridosso del 25 dicembre. La situazione è in continua quanto naturale evoluzione e suscettibile di cambiamento. Comunque andranno le cose sognare non costerà nulla. (Fonte  M. Nardella)

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