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Arriva il bonus mamma per chi ha almeno 2 figli

Una circolare dell’Inps, in gestazione da un po’,  chiarisce ora che il bonus mamme sarà pagato anche per la mensilità di gennaio per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato che abbiano almeno due figli.  Si tratta di una misura contenuta nella legge di Bilancio, esplicitamente rivendicata dalla premier Giorgia Meloni: “Noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”. Prevede l’esonero della contribuzione previdenziale a carico delle lavoratrici (9,19% della retribuzione) fino a un massimo di 3mila euro su base annua che hanno almeno tre figli fino al 18mo anno dell’ultimo figlio.

 

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A chi è rivolto il bonus mamme?  L’agevolazione, spiega la circolare, riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse invece le lavoratrici domestiche. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dallo stesso mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio avviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita. Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio sarà assegnato alle madri di tre figli di cui il più piccolo è sotto i tre anni. Anche in questo caso, se la nascita del terzo figlio avviene in corso d’anno, il beneficio parte dallo stesso mese di nascita. Nel caso di una mamma con tre figli e il più piccolo compie i 18 anni durante il periodo dello sgravio, quest’ultimo termina lo stesso mese del compimento del 18esimo anno. Le lavoratrici interessate all’agevolazione possono rivolgersi ai propri datori di lavoro oppure utilizzare l’apposita funzionalità che sarà resa disponibile sul sito dell’Inps, dalla data e con le modalità che saranno rese note con uno specifico messaggio.

 

Esempi esplicativi: tutti i casi di esonero contributivo ? La circolare riporta alcuni casi esemplificativi. Se la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli, l’esonero parte dal 1° gennaio 2024. Qualora il figlio più piccolo compie il diciottesimo anno di età il 19 ottobre 2025, l’esonero contributivo termina nel mese di ottobre 2025. Se la lavoratrice il 1° gennaio 2024 è madre di due figli, l’esonero parte dal 1° gennaio 2024. Qualora il figlio più piccolo compie il decimo anno di età il 18 luglio 2024, l’esonero contributivo termina nel mese di luglio 2024. Nel caso invece di una lavoratrice che il 1° gennaio 2024 è madre di un figlio e il secondo nasce l’11 giugno 2024, l’esonero applica dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024. Un altro caso riportato dalla circolare è quello di una lavoratrice che alla data del 1° agosto 2024 è madre di due figli ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. Mettiamo che la nascita di quest’ultimo avvenga il 2 marzo 2025. Fino al 31 dicembre 2024 si applica l’esonero previsto per le lavoratrici con due figli. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva, mentre a partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero. Infine c’è il caso della lavoratrice che il 1° gennaio 2024 è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. A questa lavoratrici non spetta alcuna riduzione contributiva.

 

Cosa succede se uno dei figli esce dal nucleo familiare ? Al bonus hanno dunque diritto le donne che, nel periodo complessiva che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, risultino madri di tre figli o più figli, di cui il più piccolo minore di 18 anni. La circolare dell’Inps chiarisce che il requisito si intende soddisfatto al momento della nascita del terzo figlio (o successivo) e la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del terzo figlio (o successivo). Non è prevista alcuna decadenza del diritto all’esonero contributivo in caso di premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare. O, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.

Come fare domanda per il bonus?  Non è necessario inoltrare alcuna richiesta, in quanto il bonus arriverà direttamente in busta paga. Le donne interessate saranno circa 571mila nel solo settore privato.

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