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Bergoglio caccia il vescovo

Vaticano
Joseph E. Strickland non è più il vescovo di Tyler. Papa Francesco lo ha sollevato dall’incarico, nominando al suo posto monsignor Joe Vásquez, titolare della diocesi di Austin, come ammnistratore apostolico. Una decisione clamorosa ma non inaspettata che arriva a pochi mesi dalla visita apostolica disposta a Tyler per motivi non ancora precisati e condotta da monsignor Gerald Kicanas, emerito di Tucscon, e monsignor Dennis Sullivan, vescovo di Camden. Strickland, appena 64enne, si è fatto notare in questi anni per aver criticato la linea dell’attuale pontificato, in particolare sull’ammissione alla comunione dei politici pro-aborto, sulla morale sessuale, sulle restrizioni alle celebrazioni della messa secondo la forma straordinario del rito romano.
Un vescovo scomodo Strickland è stato anche uno dei vescovi che ha criticato apertamente il Sinodo sulla sinodalità. In una lettera pastorale, il prelato statunitense ha invitato i fedeli della sua diocesi a “tenerci stretti (…) e diffidare di qualsiasi tentativo di presentare un’alternativa al Vangelo di Gesù Cristo, o di spingere per una fede che parla di dialogo e fratellanza, cercando di rimuovere la paternità di Dio” rimanendo ancorati al “Deposito della Fede così come ci è stato tramandato da Nostro Signore stesso attraverso gli apostoli, i santi e i martiri”.
Il 31 ottobre, Strickland si trovava a Roma dove ha partecipato ad un convegno al Rome Life Forum organizzato dal sito statunitense LifeSiteNews ed ha letto una lettera molto di un suo amico molto dura nei confronti dell’attuale pontificato. Mesi fa Strickland, reduce dalla visita apostolica disposta da Roma, aveva già detto che non si sarebbe dimesso se il Papa glielo avesse chiesto. In effetti, pare che il vescovo fosse stato invitato a dimettersi da Francesco su richiesta del nunzio apostolico e ora cardinale, Cristophe Pierre. Strickland ha rifiutato e il Papa ha deciso di rimuoverlo d’imperio.
I precedenti , il nome di Strickland si aggiunge alla lista di prelati non in sintonia con il Papa che perdono il loro posto. Nel 2014 toccò a monsignor Rogelio Ricardo Livieres Plano che a 68 anni si vide prima commissariato e poi sollevato dalla guida della diocesi di Ciudad del Este per quelle che furono definite dalla Santa Sede “serie ragioni pastorali”. Il vescovo paraguaiano accettò la decisione con amarezza, lamentandosi per l’assenza di un confronto con Bergoglio e giudicandola “infondata e arbitraria e della quale il Papa dovrà render conto a Dio più che a me”. Morì un anno dopo. Nel 2022, a soli 57 anni, Francesco ha mandato in pensione monsignor Daniel Fernández Torres, sollevandolo dalla guida della diocesi di Arecibo.

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