Sono molti i freddofili che quest’anno, per via di una stagione invernale non proprio in forma, stanno addirittura evocando la malasorte pur di manifestare la loro delusione.
Anche se in tantissimi impianti si scia regolarmente e ci sembra giusto rimarcarlo, la poca neve caduta sugli Appennini (sulle Alpi, soprattutto su quelle che si affacciano sui versanti esteri, di fiocchi bianchi ne sono caduti e pure tanti) sta gettando nello sconforto chi, e parliamo di chi vive soprattutto in pianura, si augurava di vivere l’esperienza diretta di una nevicata affacciandosi dalla propria finestra ma che allo stato, e non è detto che succederà, tarda ad arrivare.
Noi di M.A.Star News24, attraverso i suoi esperti, ci tiene a sottolineare, che in Italia questo tipo di meteora è molto difficile che possa rappresentare una certezza in quanto a presenza precipitativa visibile in tutti i posti, soprattutto in pianura. Dobbiamo, infatti, ricordarci che viviamo in una nazione distesa longitudinalmente, immersa nelle acque di un mare qual è il Mediterraneo notoriamente non fredde e posta a due passi dal continente che, per antonomasia, è il piu caldo che la terra possa vantare di avere.
Tuttavia, è proprio il caldo il motivo per cui l’Italia può essere eletta, paradossalmente, capitale europea del ghiaccio meteorico e capiremo nei prossimi giorni i motivi con l’approfondimento del geologo Ilario Larosa.
Il tutto senza trascurare il fatto che è proprio l’Italia a detenere il record assoluto al mondo delle nevicate più intense cadute nell’arco delle 24 ore. Basti pensare, ad esempio, a località come Capracotta in provincia di Isernia che in 17 ore ha visto cadere 2 metri di neve e Rocca Caramanico, piccolo comune imbarbicato sul massiccio della Maiella, che ha visto accumulare in 24 ore, nel 1961, ben 3 metri e 40 centimetri di neve.
Al netto di alcune sfuriate fredde che pur quest’anno ci sono state (vedasi la neve caduta sulle regioni centro-meridionali a fine novembre e quella che ha imbiancato molte colline la scorsa settimana), la complicità di un’alta pressione che ha accompagnato tutto il periodo delle festività natalizie e quella che il meteorologo di mastarnews24.com, Stefano Bernardi ha da giorni annunciato e che, guardando il suo video sulle previsioni posto a corredo di questo articolo, prenderà una piega che non è proprio quella che alcune testate stanno annunciando con titoloni ad effetto, dilazionerà ancor di più l’attesa di una nevicata che, stante il lungo periodo invernale ancora in essere, potrebbe comunque ancora interessare, se solo le correnti si disporranno nel modo giusto, finanche quelle zone finora non ancora toccate. Insomma, non sarà un inverno di quelli che tutti vorremmo ma tant’è…. veniamo alle previsioni:
Qui potete vedere il tgmeteo di M.A.tv a cura del meteorologo Bernardi.
“LA VOLTA BUONA RAIUNO”: COME PRENDERSI CURA DELLE PIANTE IN INVERNO:
Nella puntata di Giovedì scorso di “La volta buona“, su RaiUno condotta da Caterina Balivo, il “Re” e la “principessa” del Verde italiano, Luca e Daniela Sardella, hanno elargito utili e saggi consigli, ai milioni di telespettatori che seguono il programma, su come prendersi cura delle piante che abbiamo nelle nostre case.
I due pollici verdi nel corso della puntata hanno parlato di tre interventi semplici ottenuti utilizzando ingredienti che non solo non mancano mai in casa ma che non sono affatto dannosi per l’ambiente.
Luca, parlando delle ottime proprietà possedute dall’olio ricavato dalla buccia d’arancia e che si è scoperto essere un ottimo antibatterico e antivirale per le piante, ha risaltato il grande valore che lo stesso ha soprattutto per le piante attaccate da insetti e dalle larve degli stessi che, soprattutto in agricoltura, stanno mettendo a dura prova i nervi delle persone con le quali ci hanno a che fare.
Questo estratto riesce a sconfiggere finanche la sputacchina, una specie di insetto chiamato così perché allo stato larvale si presenta con una schiuma sulla bocca simile alla saliva.
Stiamo parlando di quell’ insetto che molta paura fa agli agricoltori in quanto vettore di un batterio killer qual è la Xylella.
Il prodotto che invece, molto diligentemente, ha presentato Daniela Sardella, parla di una soluzione ottenuta mettendo insieme 4 spicchi d’aglio tagliati a tocchetti, mezzo peperoncino, un cucchiaio di alcool etilico e mezzo cucchiaino di zucchero.
Questo preparato, ci dice Daniela Sardella, va messo in soluzione con un litro d’acqua e, dopo averlo opportunamente filtrato, va raccolto in un contenitore e irrorato sulle piante che abbiamo sui balconi delle nostre case.
L’intento di tenere lontani gli insetti, ovvero disabituare gli uccelli che spesso seguono gli stessi per cibarsene, sarà pressoché assicurato. Lo zucchero servirà a fare aderire meglio la soluzione sulla pagina fogliare.
Stefano, coaudiatore di Luca e Daniela Sardella, ha spiegato come una soluzione ricavata dalla mistura di una quantità di scaglie di sapone di Marsiglia, equivalente a quella di un cucchiaio da cucina se diluita in un litro d’acqua e irrorata, preferibilmente nelle ore serali, sulle foglie delle piante, possa tranquillamente sostituirsi ai temibili e più pericolosi, nonché inquinanti, antiparassitari e/o insetticidi.
La soluzione di sapone di Marsiglia, inoltre, è in grado di lavare le foglie da quelle patine antiestetiche ed altrettanto dannose prodotte dalle muffe che attaccano le piante.
Luca Sardella ha chiuso il collegamento parlando dell’ estratto di piretro.
Parliamo di un tipo di crisantemo, tipicamente brevi diurno, che in maniera del tutto naturale sconfigge con le sue molecole una vasta gamma di insetti parassiti.
Un estratto che Sardella ci invita, però, ad acquistare attingendo dal prodotto naturale di piretro e non da quello sintetizzato in laboratorio.
(A cura di M. Nardella)