Tutto come previsto dal nostro Meteorologo di M.A.Star News24 Stefano Bernardi. Sarebbe stato un periodo piovoso in pianura e nevoso sui monti è così è stato. Una serie di perturbazioni stanno scaricando sull’Italia in generale e sulle Alpi in particolare quello che non ha fatto in tre mesi di un inverno anonimo ed insolitamente caldo.
Ora la natura si sta prestando a compensare il tutto ma in un modo cataclismatico.
Nevicate epocali si stanno abbattendo sulle Alpi occidentali.
A Balme (TO) segnalati 150 cm di neve.
A Genova segnalati 100 mm di pioggia, mentre a monte superati i 120 mm.
Forti raffiche di vento segnalate nel Trapanese, Messinese e Palermitano.
Deviati i voli dall’Aeroporto internazionale Falcone e Borsellino di Palermo-Punta Raisi verso Catania e Cagliari. Nella serata di ieri dozzine di alberi sono stati abbattuti dalle raffiche di vento nel Palermitano. A Bagheria (PA) un albero si è abbattuto su 3 auto. Non si registrano danni a persone.
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Sommerse di neve risultano essere diverse località tra le quali Limone Piemonte e Macugnago.
A valle non si contano i millimetri di pioggia che stanno cadendo e che stanno inesorabilmente ingrossando i corsi d’acqua.
Il maltempo dovrebbe continuare anche nelle prossime ore e con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare.
Il nostro Meteorologo Stefano Bernardi invita tutti a stare molto attenti.
Il pericolo valanghe è quanto mai alto.
Ma vediamo cosa ci dice
Allerta valanghe di AINEVA – Grado di pericolo 4 – forte per le seguenti zone (10/03/2024):
Piemonte: Valli del Monregalese, Valli Gesso e Vermenagna, Valle Stura, Valli Germanasca e Pellice, Valli Maira e Grana, Valli Varaita e Po, Valli Susa e Chisone, Alte Valli Susa e Chisone, Alpi Lepontine Sud, Alpi Graie, Alpi Graie di confine, Alpi Pennine, Alpi Pennine di Confine, Alpi Lepontine Nord;
Valle d’Aosta: Cervinia e Alta Vallpelline, Valle di Cogne, Valsavaranche, Champdepraz Monte Avic, Val di Rhemes, Bassa Valle di Champorcher, Testata Gressoney ed Ayas, Testata Val d’Ayas-Saint Jacques, Pontey, Bassa Valle di Gressoney ed Ayas, Media Val d’Ayas-Brusson, Media Valle del Lys, Testata Saint-Barthelemy, Valtournenche, Introd, Arvier e Aymavilles, Bassa Valtournenche – Chatillon, Quart e Nus, Pollein e Saint-Marcel, Bassa e Media Valpelline;
Lombardia: Alpi Retiche Orientali, Alpi Retiche Occidentali, Alpi Retiche Centrali, Alpi Orobie, Adamello;
Trentino-Alto Adige: Dolomiti di Gardena, Dolomiti di Sesto, Ratschings, Alpi dello Stubai meridionali, Alpi del Defereggen occidentali, Gruppo dell’Ortles, Cresta di Senales, Val d’Ultimo, Gruppo Saldura-Mastaun, Dolomiti di Braies, Hirzer Range, Upper Passeier Valley, Gruppo Tessa;
Friuli-Venezia Giulia: Prealpi Carniche Occidentali, Canin, Alpi Giulie senza Canin, Alpi Carniche Orientali, Alpi Carniche Occidentali.
Per i prossimi giorni Bernardi vede altri corpi nuvolosi seguire la stessa strada anche se più attenuati rispetto alla perturbazione che sta colpendo l’Italia nell’odierna giornata e che domani completerà la sua azione coinvolgendo le altre regioni. Solo da mercoledì si potrà tornare a vedere squarci di azzurro nel cielo.
L’attenzione resta comunque alta tanto che la protezione civile ha così sentenziato:
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dalle prime ore di domenica 10 marzo, precipitazioni da sparse diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria, in rapida estensione a Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.
E’ stata inoltre valutata, sempre per la giornata di oggi, allerta arancione su parte di Liguria, Emilia-Romagna e Veneto. Valutata, inoltre, allerta gialla sull’intero territorio di Piemonte, Toscana, Lazio, Umbria, Molise, sulla restante parte della Liguria e sui settori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Sardegna.
( a cura di M. Nardella)
LA METEO ARTE DI MISHAN
“Everybody Talks About the Weather”
la nuova rubrica bimestrale
Una volta si provava gioia nel parlare di tempo. Ovunque si andava o si stava, dall’ascensore al tram, il dibattito sul meteo era un modo per sciogliere il ghiaccio e affrontare un dibattito sociologico improntato al bello.
Oggi al centro di tutto c’è il cambiamento climatico.
Non proprio una bel argomento da affrontare visti gli accesi dibattiti che ne derivano tra catastrofisti e negazionisti.
A Venezia qualche tempo fa c’è stato un bellissimo evento che ha cercato, attraverso l’arte, di ripristinare un po’ di ordine per ciò che attiene il bello della meteorologia.
Stiamo parlando di “Everybody Talks About the Weather”, una mostra organizzata dalla fondazione Prada che si è tenuta a Venezia.
Opere di maestri come Gustave Courbet o stampe di Katsushika Hokusai, Plinio Nomellini e Carlo Francesco Nuvolone hanno occupato gli spazi del palazzo “Ca’ corner della regina” con vecchi e nuovi lavori, tra i quali quelli di artisti come Giorgio Andreotta Calò, Theaster Gates e Beate Geissler & Oliver Sann. Il belga Pieter Vermeersch è stato presente con un lavoro che raffigura un elemento geologico.
Le opere di Giorgione, Pieter Bruegel il Vecchio, Hendrick Avercamp, Nicolas Poussin, John Constable, Caspar David Friedrich, William Turner e Claude Monet ha impreziosito il tutto.
Quello messo in scena a Venezia è stato visto come un metodo del tutto originale e interessante per mettere in evidenzia il clima che cambia attraverso l’arte.
( a cura di Mishan)
