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I figli di Berlusconi salvano i conti di Forza Italia

 

Celebrare Berlusconi ma al tempo stesso avviare la nuova stagione di Forza Italia, quella in cui il movimento deve imparare a camminare (e correre) sulle proprie gambe. A Paestum i due volti di Forza Italia: quella che il 29 settembre, compleanno dell’ex premier, celebrerà la figura del fondatore di Forza Italia e quella del Consiglio nazionale convocato proprio nell’ultima giornata della trasferta campana (primo ottobre). Un Consiglio durante il quale si discuterà anche di un’importante modifica dello statuto, con l’inserimento di una norma che stabilisca la decadenza dagli incarichi di partito per i consiglieri regionali e parlamentari che non sono in regola con le quote mensili da versare nelle casse del partito. La fine del finanziamento pubblico dei partiti e la morte di Berlusconi rendono necessaria un’amministrazione della struttura politica molto più rigorosa. I quasi cento milioni di debiti accumulati da Forza Italia sono comunque garantiti dalle fideiussioni assicurate dagli eredi del fondatore del partito. Si è più volte ipotizzata la discesa in campo di uno dei figli del Cavaliere (Marina? Piersilvio?). Le voci sono state poi smentite dai diretti interessati che però hanno assicurato la vicinanza al partito. La figlia Marina ha usato parole nette sul ruolo di Antonio Tajani. Nella sua trasferta romana di metà settembre per partecipare all’assemblea di Confindustria non ha lasciato margine di ambiguità sul supporto che la famiglia garantirà al partito. «Stimo molto Antonio Tajani che sta guidando il partito in una fase di transizione con forte senso di responsabilità – ha ribadito la presidente di Fininvest – noi abbiamo sempre dichiarato che rimarremo vicini al partito. È una questione di amore e di rispetto nei confronti del nostro papà».Il partito, però, deve iniziare a correre sulle proprie gambe. Da qui il giro di vite sulle quote da versare. «D’altronde – spiega un dirigente azzurro – versare le quote di adesione non è un fatto puramente economico. Serve anche per sottolineare che si è parte attiva di una squadra che si vuole vedere vincere». A Paestum troverà spazio anche uno stand per la campagna del 2 x mille. «Finora non ha reso granché – ammettono dal partito – ma questo è dovuto anche al fatto che lo stesso Berlusconi non dava molto peso a questa forma di finanziamento». Ora che l’ex premier non c’è più bisogna fare di necessità virtù. Ecco quindi l’idea di dedicare proprio un ufficio alla campagna promozionale per la raccolta dei fondi attraverso il 2 x mille. La «stretta» contro gli inadempienti (si tratta di rate mensili di 900 euro e di una quota una tantum per la candidatura in un collegio plurinominale) verrà sanzionato con la decadenza dagli incarichi di partito come stabilisce la norma che sarà introdotta nello statuto.

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