In tribunale c’è scritto la legge è uguale per tutti, ma non è cosi. Vi racconto due sentenze simili con verdetti diversi. Qualche giorno fa, c’è stata una sentenza che ha visto coinvolta un esponente del pd, nel 2019 ha ricevuto parole pesanti, sessiste, di body shaming (per un episodio che non c’ interessa analizzare) ,in breve la giudice F.P. ha voluto punire oltre la richiesta del pubblico ministero, comminando non solo la multa da 400 euro, ma aggiungendoci una condanna a nove mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 5mila euro. Soldi che l’esponente del pd ha annunciato di voler dare in beneficenza. Tuttavia un episodio alquanto simile ,che ha coinvolto un ex consigliera della lega in questo caso è l’opposto. Dunque qualche settimana fa , una giudice di pace G.C. ha assolto un consigliere comunale, (ex sindaco) che da della poco di buona (usiamo un eufemismo) alla collega consigliera comunale della lega. Sostiene il giudice, il termine “z….a” detto in politica non configura una diffamazione. Adesso ognuno potrà insultare, dire e fare qualsiasi cosa? Questa due sentenza comunicano che la legge non è uguale per tutti! è veramente vergognoso!