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Love story con turlupinatura a Monza: pallavolista incastrato dalla finta top

Una donna di Capoterra è accusata di aver truffato un pallavolista di Monza, facendogli sborsare più di mezzo milione di euro fingendosi una modella. La richiesta di messa alla prova è stata presentata al Tribunale di Cagliari.Chiede la messa alla prova per estinguere i reati di truffa e sostituzione di persona la 39enne di Capoterra nel Cagliaritano che in 13 anni sarebbe riuscita a fare sborsare più di mezzo milione di euro al pallavolista Roberto Cazzaniga fingendosi Maya Mancini e presentandosi con le sembianze della supermodella e già angelo di Victoria’s Secret Alessandra Ambrosio, per convincerlo, anche se la frequentazione era solo al telefono e online, che fosse la sua fidanzata. La richiesta di essere ammessa a lavori socialmente utili per chiudere la vicenda giudiziaria (dopo avere però anche pagato un risarcimento dei danni) è stata presentata dalla protagonista della finta love story all’udienza predibattimentale al Tribunale di Cagliari dopo che la Procura sarda ha chiesto il suo rinvio a giudizio insieme a quello della 33enne di Bernareggio amica di Cazzaniga accusata di averlo messo in contatto con lei e che nega ogni accusa. Il giudice deciderà a gennaio. Il 43enne, residente a Monza e con un passato anche in Nazionale, aveva presentato denuncia e le sue dichiarazioni erano arrivate alla Procura di Monza e affidate alla guardia di finanza. Le indagini sono poi finite in Sardegna su ordine del Tribunale del Riesame patrimoniale di Monza, a cui era stato presentato ricorso contro il sequestro preventivo nei confronti delle due donne indagate per poco meno di 75mila euro, soltanto in relazione al periodo tra il 2016 e il 2021 perché tutto il resto è in prescrizione. Sotto accusa circa 1.400 transazioni tra versamenti, bonifici, ricariche di carte prepagate a partire dal 2008 fino a quando i suoi compagni di squadra si sono rivolti a “Le Iene”. Cazzaniga e la fantomatica fidanzata Maya non si erano mai incontrati di persona in 13 anni perché lei lo aveva convinto di essere molto malata e bisognosa di cure costose.

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