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Rottweiler caduto in testa a una ragazza incinta a Roma della vicenda qualcosa non torna

Nel cuore del centro storico di Roma, in via Frattina, un rottweiler è caduto in testa a una ragazza di 28 anni incinta. Il cane è morto in seguito alla caduta, mentre la ragazza è stata trasferita d’urgenza al Policlinico Umberto I, ma adesso le sue condizioni sono buone e anche quelle del feto. Le indagini su quanto accaduto, tuttavia, sono ancora in corso: come è potuto accadere un fatto simile? Ricordiamo che un cucciolo di rottweiler può arrivare a pesare intorno ai 40 chili. L’episodio è accaduto alle ore 12.15 di venerdì 27 ottobre nel cuore del centro storico di Roma, all’altezza del civico 59 di via Frattina, una delle vie più esclusive della Capitale a pochi passi da piazza di Spagna. Il cane, almeno secondo le prime versioni, è caduto in testa alla ragazza, precipitando da una finestra al terzo piano di un palazzo.
Una versione, questa, che viene contestata dal compagno della padrona del cane, Codi il nome del cucciolo che purtroppo ha perso la vita. L’uomo ha dichiarato a M.A. Star News 24 che secondo lui il rottweiler è caduto sull’asfalto e la ragazza, per lo spavento, “è caduta a terra battendo la testa”. Come detto, la ragazza è rimasta in osservazione nel reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Umberto I, ma non è stata mai in pericolo di vita e le sue condizioni di salute adesso sono buone. “Il giorno dopo abbiamo parlato con vari testimoni oculari, tra i quali una persona che al momento dell’accaduto era accanto alla signora: ha detto che il cane non l’ha nemmeno sfiorata, ma che lei per paura vedendolo cadere si è lanciata all’indietro e ha sbattuto la testa. Un cane di cinquanta chili che cade da un’altezza di tredici metri se colpisce una persona la schiaccia. Il leggero trauma riportato non è compatibile con un peso da una tale altezza. Inoltre dalle foto scattate si vede chiaramente che sono distanti tre quattro metri”, ha raccontato ancora l’uomo. Intanto la padrona del cane, Emilia Mikela Pawlak il suo nome, adesso rischia un’indagine per lesioni. Ma com’è stato possibile che l’animale sia caduto dal terzo piano di un palazzo? Sicuramente la finestra dell’appartamento era aperta e altrettanto certamente la padrona era in casa. L’ipotesi più plausibile è che il cucciolo (undici mesi di età) sia stato attratto da qualcosa, un uccello, un gatto oppure “avrà creduto che qualcuno lo stesse chiamando”, è ancora la versione del compagno della padrona del cane. Un altro punto da chiarire è il motivo per cui l’animale non sia stato soccorso subito. Per diversi minuti l’animale è rimasto a terra, agonizzante, in attesa di un’ambulanza veterinaria, che è arrivata purtroppo in ritardo, a quasi due ore di distanza dall’incidente. “Codi non è morto sul colpo, ma è rimasto a terra agonizzante, e non è vero neanche che ce ne siamo fregati, perché vederlo lì ed essere completamente impotenti ci ha distrutti, è un dolore indescrivibile. Questo solo chi ha un animale domestico lo può capire”. «Emilia mi ha fatto tante follie e io non scarto nulla. La conosco e non mi meraviglierei di niente». A parlare è l’ex fidanzato della proprietaria di Cody, il rottweiler precipitato dal terzo piano. «Sono scappato dal contesto che la circondava – racconta l’uomo che chiede l’anonimato – non era salutare, tutto era una bugia, c’erano sempre situazioni molto strane». Per gli inquirenti il caso è comunque chiuso: i carabinieri non hanno trovato nulla in casa di Emilia P., la padrona di Cody. Eppure ancora oggi non si conosce cosa sia accaduto nell’abitazione e perché il cane fosse sostanzialmente incustodito: gli spari, che non ci sono mai stati, sentiti dai passanti. Forse c’era un gatto sul davanzale o un piccione che ha attirato l’attenzione di Cody che è morto dopo una lunga agonia. La donna stava in bagno quando Cody è scivolato giù perché sarebbe stato «attirato da qualcosa o qualcuno di sotto», ha spiegato a Repubblica. Ma il suo comportamento sin dalle prime ore ha indispettito la galassia social degli animalisti, che fanno capo al gruppo Alf. Il sospetto è che l’animale non sia stato gestito in maniera adeguata dalla donna, che aveva preso Cody dal canile comunale. «Lei ha sempre avuto animali in casa – prosegue l’ex fidanzato – aveva tre gatti, un riccio e tre cani, un Amstaff morto per un tumore: non aveva un brutto rapporto con i cani, anzi li curava ma i gatti stavano spesso sul cornicione ed è plausibile l’ipotesi che il cane sia caduto per giocare con il gatto». Però, accanto a quella che per ora sembra la versione più accreditata, l’uomo nutre gli stessi dubbi degli animalisti. «Aveva un rapporto molto particolare con la madre e i suoi due figli, e poi c’era sempre in mezzo un suo amico con cui a volte si picchiavano e poi si chiudevano in bagno per ore. È stata una storia che mi ha cambiato molto, mi sono trovato spaesato». Sembra un racconto da tardo impero nel lusso del centro storico ma va detto che non ci sono inchieste su di lei. «Avevano un tenore molto alto tra vini, spa e lusso. Quando chiedevo dettagli del suo lavoro mi diceva che poi mi avrebbe spiegato. Devo dire che lei si è sempre impegnata a rendere una vita decorosa alla sua famiglia ma era narcisa e non aveva empatia, mi diceva che aveva avuto un brutto passato». Intanto Ludovica la ragazza colpita da Cody, è ancora ricoverata al policlinico Umberto I ma le sue condizioni migliorano. Tanto che ieri il ragazzo le ha portato una busta piena di pizzette.

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